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al testo proposto da Laura Turra
1958 - dalla raccolta ’Sordomuta’
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Sordomuta oggi la sera sopra Ingeniero White è dolce come mio nonno che mi pettina da bambino. Le strade che inghiottono le sue parole di polvere, ammiccano con timide luci. Il molo evapora come il mio corpo di sei anni infagottato nel cappotto di mio nonno. E nei miei sogni la tua casa, i muri sbucciati della tua casa, il profumo dei fiori della tua casa, le risate della tua casa e fuori la tua bicicletta, sulla parete bianca. (dalla raccolta “Sordomuta”, LietoColle, 2008)
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